L'acquacoltura
marina attraversa una fase di
rapida espansione in tutto il mondo. Originariamente la produzione era
limitata ad alcune specie come il salmone o la trota rainbow e localizzata in
Scandinavia e nel Mare del Nord. A partire dalla metà degli anni 80
lo sviluppo dell’acquacoltura ha interessato anche il bacino
Mediterraneo. In questo contesto per acquacoltura vogliamo quindi
intendere l'allevamento di orate, spigole, saraghi e specie similari.
L’affermazione
di questa industria non potrebbe avere luogo senza trovare risposte
ottimali a problemi di natura considerevole come: autoinquinamento delle acque
utilizzate, fattori relativi al clima, come la
temperatura , furti o perdite di
pesce dagli impianti, conflittualità con i proprietari delle aree vicine, etc.
etc.
Attraverso
la possibilità di allevare il pesce nel suo habitat (nelle acque mosse in mare
aperto) Farmocean 4500 si propone come soluzione intelligente a molti di questi
problemi. Poiché, ad esmpio in condizioni “off-shore” la circolazione
dell'acqua è infinitamente migliore e la temperatura più stabile.
Successivi
controlli ed esami sono stati eseguiti dal Registro di Classificazione navale
scandinavo (VER NORSKE VERITAS) dove ne è stato verificato l'impiego nelle
acque costiere.
Il
sistema consiste in una gabbia di rete agganciata ad una massiccia struttura
galleggiante, unitamente ad un sistema di alimentazione, controllato da un
computer, che fornisce ai pesci la quantità ottimale di mangime secondo un
programma prestabilito (senza problemi per le condizioni del tempo, l'ora del
giorno, etc).
Un
sistema pneumatico per il trasporto del cibo (mangime secco pellettizzato)
dall'imbarcazione al silo di stoccaggio è compreso nel sistema.
Per
facilitare l' attracco sempre sicuro dell'imbarcazione di servizio, la
piattaforma è dotata di un pontile d'attracco esterno, sorretto da un
galleggiante indipendente, la cui estremità interna è agganciata in modo da
consentirne una rotazione a 360° intorno alla piattaforma stessa.
In
questo modo il posizionamento sottovento garantisce sempre la disposizione
ottimale per l'accosto e l'attracco, rendendo queste operazioni più facili e
sicure.
Il
sistema di ancoraggio della piattaforma consiste in una soluzione a 3 boe
disposte a 120° fra loro. Questo semplice sistema comporta il vantaggio di
distribuire automaticamente lo stress iniziale in maniera uniforme sulle tre
linee di ancoraggio (fattore importantissimo ai fini della sicurezza).
La
piattaforma racchiude il pesce in una gabbia di rete sospesa al perimetro ed
alla parte superiore della struttura d'acciaio. Il volume rinchiuso è di 4500
metri cubi.
In
caso di necessità, trattamenti antiparassitari possono essere effettuati
calando fogli di P.V.C. esternamente alla gabbia fino all'anello di zavorra sul
fondo della stessa.
La
rete può essere sollevata verso la superficie per mezzo di un paranco attaccato
sotto il silo e di un cavo di sollevamento che unisce il paranco ed il centro
del telaio inferiore della gabbia.
L'intera
rete può essere cambiata staccandola dall'anello di zavorra con l'ausilio di un
sub.
Questa
operazione può essere effettuata con tranquillità mantenendo il
pesce all'interno della gabbia stessa.
L'anello
di zavorra è sospeso sotto la rete da sei differenti cavi collegati pontile
perimetrale superiore.
La
parte superiore della gabbia (da ‑3 MT) è unita da sei cerniere che,
quando la piattaforma è galleggiante, permettono un comodo accesso all'interno
per tutte le operazioni di controllo e campionatura del pesce. A piattaforma
galleggiante i tre metri di rete emersi possono essere puliti con estrema
facilità lavorando in tutta sicurezza sulla passerella perimetrale.
Farmocean
4500 ha 2 diversi livelli di galleggiamento. Uno per le normali operazioni e uno
per le operazioni di servizio e manutenzione. A livello "normale" la
piattaforma galleggia semi sommersa con il pontile perimetrale 3 metri sotto la
superficie dell'acqua dove il moto ondoso è sensibilmente ridotto.
Quando
necessario (per esempio per il raccolto, l'ispezione, la pulizia della rete, etc)
le camere di zavorra della piattaforma possono essere svuotate immettendovi aria
compressa (0.4 ‑ 1.0 Bar a 100 m3/h max). A questo proposito è
sufficiente l'impiego del Profeeder 6000 normalmente usato per il pompaggio del
mangime. Così facendo, la passerella del pontile perimetrale emerge in
superficie e la piattaforma galleggia come una gabbia convenzionale.
In
questa posizione la piattaforma diviene accessibile in ogni suo punto, ed allo
stesso tempo le incrostazioni sulla rete o sulla struttura possono essere
facilmente
rimosse con l'ausilio di una spazzola o con l'impiego di una idropulitrice.
Spesso è sufficiente l'esposizione temporale alla luce solare per eliminare le
crescite biomarine.
In
ogni circostanza il sistema è costruito in modo da rendere impossibile il
capovolgimento anche in caso di errata manovra nell'emersione.
Un
collettore di controllo zavorra è installato nella parte superiore della
piattaforma e sei valvole a sfera possono essere aperte o chiuse dall'operatore
con estrema facilità durante l'operazione di emersione.
L'ingresso
del collettore viene collegato alla soffiante (Profeeder 6000) per mezzo di un
tubo flessibile dotato di attacco rapido.
Per
il dezavorramento si procede collegando l'attacco rapido ed avviando la
soffiante alla minima velocità. Il controllo delle operazioni si effettua
aprendo in sequenza le valvole da 1 a 6 fino a che tutte le camere di zavorra si
sono svuotate d'acqua. A questo punto si arresta la soffiante e si chiudono le
valvole.
Per
riportare la piattaforma in posizione normale, si aprono tutte le valvole
lasciando uscire l'aria; in questo modo le cisterne si allagano e la piattaforma
si reimmerge al livello voluto.
Anche
se classificata come non presidiata, la piattaforma è comunque dotata di tutti
i dispositivi di sicurezza (passerelle, corrimano, segnalazioni, etc) in
ottemperanza con le vigenti normative internazionali.
Farmocean
4500 è stata progettata e dimensionata per le condizioni climatiche delle acque
del Nord Atlantico, tuttavia per ragioni biologiche ne è sconsigliata la
collocazione troppo lontano dalle coste, mentre sono preferibili zone
parzialmente protette come golfi, insenature, arcipelaghi, etc. dove le correnti
e le onde sono normalmente ridotte.
Tramite
gli istituti di osservazione (Idrografico della marina) è comunque possibile
procurarsi dati riguardanti le correnti, i venti ed il moto ondoso sia per
intensità che frequenza, sulla zona prescelta per l'installazione.
Elaborando
questi dati si può stabilire l'idoneità di un luogo ad ospitare la nostra
piattaforma.
Devono
essere evitati fondali poco profondi per evitare l'inquinamento degli stessi e
facilitando la dispersione del rifiuto organico nelle correnti marine.
Inoltre
una profondità inferiore a 20 MT potrebbe causare lo sfregamento del fondo
della rete sul fondale marino in condizioni di tempo pessimo.
A
profondità maggiori di 100 MT dovranno essere ricalcolati i parametri di
ancoraggio così come previsto nelle ns. tabelle di calcolo F2X‑126.
La
costruzione di acciaio, che è la struttura principale della piattaforma,
consiste in un telaio tubolare saldato.
I
diversi componenti (escluso le camere di zavorra) sono riempiti con schiuma di
poliuretano espanso per garantire l'inaffondabilità della struttura.
La
parte perimetrale è circondata da una passerella grigliata, completa di
parapetti laterali. Quando la piattaforma è a livello di servizio (in emersione)
questa passerella può essere usata per tutte le operazioni di manutenzione e di
controllo del pesce, con una resistenza al carico pari a 230 kg/m². Ai sei
angoli della passerella sono fissati altrettanti attacchi ad alta resistenza per
il sistema di ancoraggio. L'anello centrale alloggia il silo di vetroresina dal
peso di kg.450, il quale non ruota con l'anello essendo fissato alla struttura
in acciaio.
La
gabbia di rete ha forma esagonale ed è costituita da un fondo, sei pannelli
laterali e sei pannelli superiori. Ogni pannello è dotato di carica boline.
Grosse cerniere sono montate tra gli spicchi superiori della gabbia per rendere
possibile l'accesso all'interno . Questi "Zip" partono dal livello
della passerella perimetrale, fino al centro del "Top ring". Sotto il
fondo della gabbia è agganciato il cosiddetto anello tenditore, la cui funzione
è di mantenere la rete in tensione evitando deformazioni della gabbia causate
dall'azione delle correnti. L'anello tenditore è composto da sei segmenti
tubolari imbullonati tra loro a formulare un esagono; il tutto è sospeso a sei
corde resistenti attaccate al pontone.
Il
peso dell'anello tenditore è di circa 1500 kg. ma può essere regolato in
funzione delle diverse esigenze.
Al
centro del fondo della gabbia è alloggiato un cono di rete dove eventuali pesci
morti vengono a raccogliersi e può essere svuotato anche dall'esterno.
L'intera
gabbia è realizzata in rete di nylon sottile (Yearn 20) impregnata in bagni
neri ad alta temperatura sotto tensione.
Questo
processo garantisce un'elevata resistenza dei nodi ed una apprezzabile finezza
per migliorare lo scambio dell'acqua.
La
maglia standard è di 18 mm con le maglie disposte a forma romboidale per tenere
la massima tensione. Le rigge sono realizzate in polynite.
Particolare
attenzione è stata dedicata allo sviluppo del sistema di distribuzione del
mangime al fine di ottimizzare le rese produttive e la corretta gestione dei
carichi alimentari.
L'alimentatore
automatico è composto da:
à
Silo di stoccaggio;
à
Sistema di dosatura;
à
Disco rotante
distributore;
à
Sistema di controllo;
à
Sistema di alimentazione
elettrica.
Il
silo ha un volume interno di ca. 7 MC. ed è stato concepito per mangime secco
pellettizzato.
Al
fine di evitare problemi di condensazione interna (umidità sulle superfici
dovuta a sbalzo termico) e per evitare l'azione nociva dell'esposizione alla
luce, il silo è realizzato in vetroresina laminato. Essendo, inoltre,
fabbricato con gli stessi requisiti delle cisterne di acqua potabile, si elimina
l'inconveniente che il mangime possa assorbire il sapore o le sostanze nocive
del rivestimento interno. La capacità massima è di 3500 kg.
Il
silo è dotato di una botola di ispezione sulla sommità e di una scaletta
esterna per raggiungerla. Attraverso la botola si può accedere all'interno per
ispezionare o pulire.
Internamente
è prevista una scaletta di sicurezza per scendere dentro il silo stesso.
In
caso di necessità il silo può essere svuotato manualmente per mezzo di un tubo
in P.V.C. provvisorio collegato tra il dispositivo dispenser e l'imbarcazione di
servizio.
Dentro
il silo, poco più in alto della bocca di uscita per il dispenser, è montato un
cono di acciaio inox, la cui funzione è di creare un flusso costante mentre si
sta svuotando.
Il
meccanismo di distribuzione (dispenser) è del tipo "A portata costante",
ciò significa che ogni unità di volume distribuita è identica per ogni scatto,
indipendentemente dalla misura dei pallet o dal coefficiente di riempimento del
silo. Questo assicura la più elevata accuratezza ed una grande affidabilità.
Il
disco distributore, che è montato direttamente sotto la valvola di uscita,
consiste di un disco in materiale plastico con bordi in gomma, e di un motore
elettrico impermeabile collegato ad un riduttore meccanico di velocità.
Poco
prima dell'avviamento del dispenser, il motore elettrico viene inserito dal
sistema di controllo in modo da ottenere in tempo la corretta velocità di
rotazione del disco. In questo modo il mangime è distribuito dal disco in
maniera uniforme su di un area circolare avente un raggio esterno di circa 6
metri, disperdendolo, quindi, su di una superficie relativamente grande.
Il
sistema di controllo comprende un micro‑computer che può essere
programmato per gestire l'alimentazione nel modo e nei tempi prestabiliti.
Il
giorno può venire suddiviso in un numero di intervalli durante i quali
l'erogazione può essere variata. Sensori di ingresso, come sonde per la
temperatura dell'acqua o l'intensità delle correnti possono essere collegati in
modo da variare il programma ed ottenere un'alimentazione ottimale.
Così
facendo si evita, ad esempio, la sovralimentazione (e quindi lo spreco di
mangime) in caso di abbassamento della temperatura dell'acqua e, nello stesso
modo, nel caso di un aumento di temperatura viene distribuita una quantità
maggiore di pellets.
Il
programma si può adattare alla crescita dei pesci quando questi, crescendo,
hanno bisogno di maggiori quantità di alimento.
L'inserimento
dei dati in memoria viene effettuato per mezzo di una tastiera installata sul
computer.
Sia
il computer che il sistema di distribuzione sono schermati elettricamente e
dotati di batterie di riserva.
Il
sistema di comando è alloggiato in un armadietto stagno munito di chiusura di
sicurezza, realizzato in acciaio inossidabile.
Il
sistema di controllo ed il gruppo di alimentazione utilizzano accumulatori al
piombo da 150 Amp/h. Farmocean fornisce un piccolo generatore a vento
(25‑75 W) per ricaricare continuamente le batterie.
Il
generatore è installato su di un apposito supporto previsto sopra il silo,
nella parte più alta della piattaforma, accanto alla luce intermittente di
segnalazione.
Essendo
necessarie elevate quantità di mangime per la nutrizione in impianti di
dimensioni notevoli, Farmocean ha sviluppato un sistema di trasporto pneumatico
per i pellets asciutti di alimento.
Questo
sistema consente di operare i trasferimenti nella massima sicurezza per il
personale e per il prodotto, riducendo drasticamente la necessità di personale
e la notevole fatica necessaria a svolgere le operazioni.
Profeeder
6000 può trasferire 30 ql. di mangime dalla barca d'appoggio al silo della
piattaforma, in meno di 40 min. sotto il controllo di una sola persona.
Il
sistema è composto da una ventola soffiante‑aspirante, un vano rotante di
alimentazione‑dosaggio ed è completa di tubazioni flessibili e clamps di
collegamento.
La
forza motrice viene fornita da un motore a benzina (Volvo‑Penta)
accoppiato all'asse rotante dell'unità per mezzo di una trasmissione a cinghia
ed assemblato con questa su di un unico telaio. Il motore che eroga una potenza
di 18 HP è completo di serbatoio da 60 l., generatore a dinamo, batteria con
accumulatore al piombo e di un motorino di avviamento elettrico complementare
all'avviamento a strappo.
La
velocità di rotazione può essere variata a piacimento, regolando in questo
modo la portata del sistema.
Tutto
l'insieme è rivestito da una scocca in P.V.C. come protezione dagli agenti
atmosferici. Profeeder 6000 viene, inoltre, utilizzato come compressore per il
de‑zavorramento delle piattaforme e, come sistema di distribuzione a
spruzzo del mangime nelle gabbie Flexfloat di pre‑ingrasso.
La
sicurezza di un impianto off-shore dipende in grande misura dall'affidabilità
del sistema con cui è ancorato.
La
sicurezza dell'ancoraggio è a sua volta determinata da diversi fattori che
includono la qualità e le prestazioni di tutti i suoi componenti, ma anche
l'accuratezza della posa in opera secondo procedure dettate da una solida
esperienza specifica.
Nel
dimensionamento e nella ideazione del sistema di ancoraggio la massima priorità
è stata dedicata al soddisfacimento delle seguenti condizioni:
à
Ancoraggio morbido e
flessibile specialmente in verticale.
à
Semplicità e riduzione
di componenti e connessioni.
à
Sicurezza e robustezza.
à
Scelta dei materiali.
à
Economia.
à
Esigenza di manutenzione
ridotta.
à
Possibilità di
ispezionare le parti vitali dalla superficie.
Farmocean
4500 è pertanto ancorata con un sistema ammortizzante di 3 elementi disposti a
120° l'uno dall'altro, con tre boe di tensione e segnalazione radarabili poste
a circa 40 MT. dal centro della piattaforma.
Ogni
linea di ancoraggio viene dimensionata e calcolata per la singola situazione di
impiego, e si avvale di un triplo sistema catena/cima/cavo d'acciaio per
garantire prestazioni adeguate al fabbisogno di robustezza e di elasticità.
Questo
sistema risponde pienamente ai requisiti richiesti dai Registri Navali per
offrire la dovuta resistenza alle estreme condizioni di vento, moto ondoso e
correnti, contemporaneamente.
8.
FABBRICAZIONE E PROTEZIONE ANTICORROSIVA
La
realizzazione di una piattaforma 4500 viene eseguita necessariamente in un
cantiere navale, dove i nostri tecnici supervisionano ogni fase della produzione
e dove ogni elemento viene sottoposto ad una serie di test non distruttivi.
Le
saldature sono controllate una ad una dagli ingegneri del D.N.V. (Registro
Navale Scandinavo) per verificarne la rispondenza ai requisiti richiesti.
La
costruzione della parte in acciaio viene effettuata con gli stessi criteri usati
nelle piattaforme petrolifere off‑shore ed include gli stessi tipi di
prove di resistenza.
Essendo
realizzata principalmente in acciaio la Farmocean 4500 viene protetta dai
problemi di corrosione con i seguenti procedimenti:
à
Pretrattamento
dell'acciaio.
à
Zincatura a caldo.
à
Rivestimento plastico di
alcuni componenti.
à
Verniciatura protettiva
antivegetativa.
à
Protezione catodica
integrale.
9.
TRASPORTO, ASSEMBLAGGIO, TRAINO
La
piattaforma 4500 viene spedita smontata ed imballata ed occupa lo spazio di 3
containers da 40'. Il silo, le boe e tutti i sistemi aggiuntivi sono imballati
in pallets e casse a parte.
Lo
scarico richiede l'impiego di una semovente da 18 t.. L'assemblaggio verrà
effettuato sotto la nostra diretta supervisione e si inizia montando alcune
parti separatamente e quindi, assemblandole successivamente tra di loro. Quando
la struttura è completa viene posata in acqua.
Il
trasporto della piattaforma fino al luogo di ancoraggio verrà effettuata
trainandola per mezzo di una imbarcazione (potenza minima 200 KW) e di un cavo
di circa 70 MT., ad una velocità di 1 nodo orario. Per l'ancoraggio,
l'assemblaggio finale, il montaggio delle reti ed il collaudo definitivo,
Farmocean provvederà una piena assistenza fornendo i tecnici supervisori nonché
tutte le istruzioni scritte in appositi manuali redatti in lingua italiana
completi di disegni tecnici e tabelle di calcolo.
L'assistenza
prevede anche l'istruzione del personale al corretto utilizzo dell'impianto ed
alla manutenzione di ogni componente. Per l'ancoraggio, l'assemblaggio finale,
il montaggio delle reti ed il collaudo definitivo, Farmocean provvederà una
piena assistenza fornendo i tecnici supervisori nonché tutte le istruzioni
scritte in appositi manuali redatti in lingua italiana completi di disegni
tecnici e tabelle di calcolo.
L'assistenza prevede anche l'istruzione del personale al corretto utilizzo dell'impianto ed alla manutenzione di ogni componente.